mercoledì 8 giugno 2011

Presentazione ufficiale del BLOG 150 Anni Italia

Nel corso del POR “Una scuola per la Democrazia”  noi blogger di “Dentro le parole” abbiamo voluto realizzare questo blog speciale dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Tutta la redazione ha contribuito a crearlo e ad arricchirlo di articoli che, a giudicare dal numero dei visitatori, sono piaciuti molto. Abbiamo anche avuto l’onore di presentarlo in una manifestazione organizzata dalla nostra scuola per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia.  Alla manifestazione hanno partecipato i nostri colleghi della Scuola Media “G. Troccoli”, i nostri colleghi del Giornalino d’istituto “Scuola news” e gli studenti che hanno partecipato al progetto “150° anniversario dell’Unità d’Italia: Trieste, città simbolo dell’unità territoriale nazionale”.
La manifestazione è avvenuta il 16 marzo scorso, presso l’Aula Magna dove, alla presenza del nostro Dirigente scolastico Antonino Morabito, del Consigliere comunale di Cassano Ionio Mimmo Lione e dei nostri compagni, abbiamo presentato dei lavori.
Questa giornata è iniziata con l’ascolto dell’ “INNO DI MAMELI”. In seguito sono stati presentati quattro lavori: un power point sul Risorgimento; un articolo sulle canzoni più significative del periodo Risorgimentale; un video che ci ha permesso di ripercorrere la storia italiana attraverso avvenimenti che hanno visto la partecipazione accorata di tutti gli italiani, e infine il blog speciale 150 Anni Italia. E’ stata una giornata fortemente sentita per ognuno di noi, ricca di  forti emozioni e con l’orgoglio di essere felicemente Italiani!! Ecco alcune foto di questa giornata.
Le foto di questo evento potete anche vederle sul sito della nostra scuola nella sezione convegni cliccando qui

giovedì 19 maggio 2011

L'IISS di Cassano Ionio in abito da cerimonia

Anche il nostro edificio scolastico in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell'unità d'Italia ha voluto rendere onore al tricolore e vestirsi a festa.
Guardate che bello!!!!!

mercoledì 16 marzo 2011

Auguri Italia

Il 17 Marzo 1861 il Regno di Sardegna, in seguito all'annessione di quasi tutti gli stati preunitari, fu proclamato Regno d'Italia e Vittorio Emanuele II fu proclamato suo Re.
Il 17  Marzo 2011 si festeggiano, pertanto,  i primi 150 Anni dell'Unità d'Italia e in occasione di questa importante data la redazione di "Dentro le Parole" ha realizzato questo Speciale Blog 150 Anni Italia!

AUGURI ITALIA E SPERIAMO CHE ...

Lasciamo questa frase volutamente aperta in modo che chiunque, cliccando sulla funzione COMMENTI, possa lasciare il proprio personale augurio.


Cronologia del Risorgimento

lunedì 14 marzo 2011

Il Risorgimento

Il termine Risorgimento su Wikipedia è definito come: “Il periodo della storia d'Italia durante il quale la nazione italiana conseguì la propria unità nazionale, riunendo in un solo nuovo Stato, il Regno d'Italia, i precedenti Stati preunitari.” Con esso si intende generalmente il periodo che va dal Congresso di Vienna, nel 1815, alla conquista di Roma nel 1871. Grandi figure del Rinascimento sono state Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso conte di Cavour e Vittorio Emanuele II.
Secondo noi il termine Risorgimento significa appunto risorgere, uscendo da un lungo periodo negativo in cui  l’Italia è stata divisa e occupata da altre nazioni che l’avevano invasa. Significa essere finalmente uniti, liberi e non schiavi . L’Unità d’Italia è stato Il giusto premio dopo le tante sofferenze delle guerre risorgimentali.

 


Giuseppe Di Sanzo, Mattia Tufaro  II A
Scuola Media Troccoli di Lauropoli

Benigni spiega l'Inno di Mameli

Un'entrata all’ “italiana” quella di Roberto Benigni, il quale giovedì 17 febbraio è sbarcato al festival di Sanremo 2011. Un'entrata con un fedele destriero e con bandiera sventolata. Parla dell’inno di Mameli, della sua storia, in modo ironico e molto coinvolgente. Una pagina
piena di cultura, storia e passione. Nelle sue parole tanto orgoglio per Mameli, Garibaldi, per Mazzini  e per tutti gli altri eroi gloriosi del Risorgimento. Benigni ha saputo prenderci fino alla fine con il suo racconto mai noioso e monotono, è riuscito a far diventare piacevole la storia del nostro inno. Roberto Benigni ha cercato di trasmetterci Amore per l’Italia e per gli italiani che sono morti per la loro patria, affinché noi potessimo vivere un’Italia unita.
Per chi volesse rivedere il video, lo proponiamo qui di seguito. Buona Visione!!!!!




Simone La Rosa II A I.T.C.

Visita virtuale al museo del Risorgimento


Ciao ragazzi!!! Sapete che il 17 Marzo si festeggiano i 150 anni dell’ Unità D’Italia?
Noi siamo alcune delle tante persone che sono andate a visitare "virtualmente" il Museo Nazionale di Torino, ora ve ne parliamo un po'.
Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano è il più antico e il più noto tra i musei italiani di storia, istituito nel 1878 e sorto come “ricordo nazionale di Vittorio Emanuele II”. In ventisette sale viene illustrato il processo dell’unificazione dalla battaglia di Torino del 1706 alla seconda guerra mondiale, attraverso dipinti, statue, libri, documenti, fotografie, armi, bandiere e divise.
Le sale sono arricchite da filmati realizzati con immagini provenienti dalle più importanti collezioni europee e visibili su schermi di grandi dimensioni, cosi come ampi tavoli interattivi che consentono ai visitatori di approfondire ulteriormente i temi sviluppati dai filmati.
Il nuovo allestimento del Museo offre la possibilità di scegliere tra percorsi differenziati dotati di supporti di audioguide e videoguide, realizzate seguendo criteri scientifici e grande attenzione alla comprensione dei contenuti storici.

                                                                                                                                ALUNNE II A I.T.C:
                                                                                                                                 De Franco Ilenia
                                                                                                                                 De Franco Irene
                                                                                                                                 Di Bella Miriam
                                                                                                                      Arcidiacono Filomena

Tre protagonisti del Risorgimento

Durante il Risorgimento tanti sono stati i personaggi  illustri : Giuseppe Mazzini, Carlo Pisacane, Camillo Benso conte di Cavour, Massimo D’azeglio, Giuseppe Garibaldi, Vittorio Emanuele II e Pio IX. Le notizie relative a questi personaggi sono molte, soprattutto per quanto riguarda  le loro idee, le numerose vittorie, le sconfitte, le cospirazioni e gli esili. Tutti loro, insieme a tanti giovani uomini meno noti  hanno contribuito a fare la storia del nostro paese. Di alcuni di questi personaggi vogliamo spiegare il  perché furono importanti per il Risorgimento.

v   Giuseppe Mazzini (1805 -72): uomo politico e scrittore. Nel 1830 entrò nella carboneria e per questo fu denunciato e costretto all’esilio. A Marsiglia fondò la “Giovane Italia” il cui ideale era di rendere l’Italia “una, libera, indipendente, repubblicana”.
Allo scoppio dei moti del 48  si recò a Milano e a Roma, dove fu eletto triumviro della repubblica, ma con la caduta di questa dovette di nuovo rifugiarsi all’estero. Contrario alla monarchia, tentò nel 70 di sbarcare a Palermo, ma fu arrestato e imprigionato. L’ultimo periodo della sua vita lo trascorse a Pisa sotto il falso nome di Brown.
v   Giuseppe Garibaldi (1807-82): era un generale e patriota italiano. Nel 33 aderì alla giovane Italia e partecipò ai moti di Genova dove dovette fuggire dalla polizia che gli aveva decretato la pena di morte. Nel 1948 partecipò alla prima guerra d’Indipendenza, l’anno successivo a Roma combattè per la Repubblica romana. Nel 60 organizza l’epica spedizione dei Mille Alpi consegnando all’Italia il Mezzogiorno. Nel 1862 tenta la conquista di Roma. Durante la terza guerra d’indipendenza nel ‘66 conduce vittoriosamente le sue truppe a Monte Suello e a Bezzecca.
v   Camillo Benso conte di Cavour (1816-1861): uomo politico e statista. Deputato al parlamento subalpino, fu ministro dell’Agricoltura e Commercio, poi delle Finanze e presidente del Consiglio dei Ministri del regno di Sardegna. Partecipò alla guerra in Crimea in seguito alla quale riuscì per primo a portare ad una conferenza  europea il problema dell’Unità d’Italia. Ottenne, in seguito l’alleanza di Napoleone III nella guerra contro l’Austria. Riuscì a convincere Garibaldi a cedere Napoli e la Sicilia al futuro re d’Italia. Nel 1861 trasformò il regno sabaudo di Sardegna in regno d’Italia.
                                            
       Nayra Costantino
       Forciniti Filomena
       Emilia Guzzo
       Monica Riccio
       Giada Cataldi
       Federica De Flaminio
       I OSS

mercoledì 9 marzo 2011

Le donne del Risorgimento

Quando parliamo di Risorgimento pensiamo a Giuseppe Mazzini, Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe Garibaldi, Massimo D’Azeglio, Carlo Pisacane, Vittorio Emanuele II. Sono questi i padri della patria.
E le madri?
In una società come quella ottocentesca in cui la donna era soprattutto moglie e madre, è difficile pensare che le donne abbiano avuto un ruolo attivo nel risorgimento. Invece non fu cosi perché furono tante a dare il loro contributo  con idee e progetti.
Vogliamo presentarvi le donne la cui storia ci ha maggiormente colpito.

v  Cristina Trivulzio di Belgiojoso fu una giornalista, viaggiatrice e femminista, oltre che paladina del progressismo e dell’unità nazionale intellettuale. Fu lei ad organizzare le truppe a Napoli per contribuire alle Cinque Giornate di Milano, a Roma fu poi nominata da Mazzini direttrice responsabile della ‘ambulanze’, gli ospedali provvisori aperti in alcune chiese romane per accogliere i feriti dei combattimenti durante gli scontri del 1849.

v  Anita Garibaldi la sposa dell’eroe dei due mondi che conobbe nel 1839 e del quale diventò amante, sposa, madre dei suoi figli e compagna di tutte le sue battaglie.
Anita dedicò la sua vita alla libertà e all’indipendenza dei popoli. Per non lasciare il marito si travestì da uomo, si tagliò i capelli, indossò l’uniforme e con lui combattè il nemico sino alla fine. Provata dai combattimenti e indebolita dalla quinta gravidanza, esalò l’ultimo respiro tra le braccia del marito.

v  La contessa di Castiglione fu certamente la più bella, la più intrigante e chiacchierata, la personificazione della vanità femminile. Audace, altera e superba, di sé diceva: “è il mio carattere fiero, franco e libero che mi fa essere talvolta cruda e dura”.
È passata alla storia per avere sedotto, su suggerimento del Conte di Cavour , Napoleone III portandolo così a sostenere la causa dell’indipendenza italiana.

 Miriam Di Bella
 Melania Bruno
Giada Gioia
 Francesca Avena
II A ITC

Frasi celebri

Durante il periodo del Risorgimento sono state citate, dai grandi protagonisti, delle frasi molto famose che ricordiamo ancora. Queste frasi sono state pronunciate  in varie momenti del Risorgimento: alcune in campo di battaglia, altre in situazioni difficili oppure nei vari colloqui tra i protagonisti. Raccontano lo stato d’animo  dei personaggi che si sono battuti  per la nostra libertà. Qui di seguito sono raccolte le citazioni che ho ritenuto più significative:
  Giuseppe Garibaldi             
  • Un brigante onesto è un mio ideale.          
  • Libertà non fallisce ai violenti.  
  • Qui si fa l'Italia o si muore!
  • O Roma o morte!
Giuseppe Mazzini
  • Il mondo non è uno Spettacolo, è una arena di battaglia.
  • Oggi ciò che importa anzitutto è moralizzare l'Italia
  • Finché, domestica o straniera, voi avete tirannide, come potete aver patria? La patria è la casa dell'uomo, non dello schiavo.
  • La Vita è Missione; e quindi il Dovere è la sua legge suprema.
Camillo Benso Conte di Cavour
  • Sono figlio della libertà, e a lei devo tutto ciò che sono.
  • Continuerò a sostenere le opinioni liberali con lo stesso calore, senza sperare, né quasi desiderare di    farmi un nome. Le sosterrò per amore della verità e per simpatia per l'umanità.
  • La nostra stella polare, o signori, è di fare che la città eterna sovra la quale venticinque secoli accumularono ogni genere di gloria diventi la splendida capitale del Regno italico.
  • Non vi è principio, per quanto giusto e ragionevole, il quale, se lo si esageri, non possa condurci alle conseguenze le più funeste.
Vittorio Emanuele II
  • L’Italia è restituita a se stessa e a Roma qui dove noi riconosciamo la Patria dei nostri pensieri ogni cosa ci parla di grandezza ma nel tempo stesso ogni cosa ci ricorda i nostri doveri.


Mattia Tufaro II A
Scuola media "G. Troccoli"

Topolino per l'Italia

Tutti quanti si mobilitano per i 150 anni dell’unità d’Italia, pronti a dire la propria idea per festeggiare questo straordinario avvenimento. Anche Topolino, il mitico giornalino che ha accompagnato migliaia di ragazzi e anche più grandi, ha avviato una propria iniziativa: un concorso per dire in 150 parole ciò che per noi significa l’Unità d’Italia, più una storia a puntate su questo tema. Topolino e Pippo, di ritorno da una serie di viaggi nel tempo, compiuti nel Risorgimento per piazzare delle webcam in luoghi simbolo di questo periodo, trovano una brutta sorpresa. Nell’anno 2011, l’Italia è ancora divisa in vari regni e granducati. I due, nell’ultimo viaggio nel tempo, devono aver fatto qualcosa che ha modificato il corso della storia. Questa è la prima puntata della storia. Sicuramente uno scenario da incubo e che, forse, anche quelli che dicono di non aver nulla da festeggiare vorrebbero evitare. Questa bella storia ha un alto valore simbolico, essendo pubblicata su un giornalino che viene comprato a Trapani come a Bolzano. Tutti noi, in fondo, leggendo quella storia,  abbiamo pensato “Oh, no!” e abbiamo sperato che nella puntata successiva si sarebbe dovuto aggiustare tutto, perchè nel 2011, ancora sotto il Regno dei Borboni non ci vorremmo essere.  

                                                                                                           Giuseppe Di Sanzo II A
Scuola Media "G.Troccoli"

I tre colori di Tricarico

Tra le canzoni in gara quest’anno a Sanremo si è fatta notare la canzone di Tricarico “ Tre Colori “. Questa canzone è stata scritta da Fausto Mesolella degli Avion Travel.
Il cantante Tricarico con i toni dolci delle filastrocche per bambini ricorda il senso e il significato dei tre colori della nostra bandiera. Nell’ultima parte del testo possiamo, infatti, leggere queste parole:

Verde la speranza rosso il sangue di frontiera
 neve bianconeve i cuori abbraccerà”

Questo ci ricorda che, come ogni bandiera del mondo, la bandiera italiana non è nata per caso. Infatti, esistono vari motivi per cui essa è com’è definita dalla Costituzione. Il verde, il bianco e il rosso erano presenti nelle bandiere dei più importanti Stati Italiani preunitari. Il verde, inoltre, simboleggia la speranza, a lungo coltivata nell'800, in un’ Italia unita e libera; il bianco ricorda il colore delle Alpi innevate;  Il rosso ricorda il sangue sparso per l’unità d’Italia.
 Inoltre, il testo della canzone parla anche delle guerre risorgimentali, spiegate ad un bambino attraverso il gioco dei soldatini. Nel testo della canzone, infatti, possiamo leggere questi versi:

"Soldatini di frontiera,
mille mamme aspettano
cercate di non farvi fucilare
Questa storia è stata scritta
Pensavate di doverla ripassar?"

Intorno a questa canzone ci sono state molte polemiche riferite alla frase che alluderebbe al colore verde della bandiera della Lega.
Tricarico, in un’intervista, ha smentito questa accusa nei suoi confronti e ha dichiarato:” il brano parla di amore,compassione e fratellanza: il messaggio è quello di unire,non di dividere”.
 A noi piace proprio per questo e come lui, speriamo che la guerra resti solo un gioco.



Miriam Zaccaro
Chiara Morrone
II OSS